CONI ED ADMO UNITI NELL’ATTIVITA’ DI SENSIBILIZZAZIONE PER LA DONAZIONE DEL MIDOLLO OSSEO
Il mondo dello sport ed i donatori di midollo osseo uniti in un’azione di solidarietà per affrontare anche le conseguenze di un periodo, ormai lungo, reso difficile dalla pandemia, durante il quale, tuttavia, leucemie e malattie onco-ematologiche non sono andate in lock down.
Questo lo scopo del protocollo d’ intesa che verrà siglato tra il CONI (Comitato olimpico nazionale italiano) e ADMO (Associazione donatori midollo osseo), venerdì 19 marzo, alle ore 11,30, a Roma, nel Palazzo del Coni, dal Presidente del Coni, Giovanni Malagò, e dal Presidente Admo, Rita Malavolta.
Alla firma del protocollo sarà presente, come testimonial, Margherita Panziera, campionessa europea di nuoto.
L’ obiettivo è quello di educare i giovani, attraverso le società sportive, alla cultura della donazione ed, in particolare, alla donazione del midollo osseo, tuttora unica cura efficace contro molte malattie del sangue.
Ogni persona sana, di età compresa tra i 18 ed i 35 anni, con un peso corporeo di almeno 50 chili, è un potenziale donatore.
Diventarlo è semplice. Dopo un colloquio con un medico e la firma del consenso informato per aderire al Registro Italiano Donatori Midollo Osseo, il donatore verrà sottoposto ad un semplice prelievo di sangue o di saliva. Da questo campione verranno estratti i dati genetici indispensabili per verificare la compatibilità con un paziente. Informazione che viene condivisa a livello mondiale, con tutti i Registri Internazionali di donatori.
Si può fare anche restando comodamente a casa, cioe’ evitando di andare nelle strutture sanitarie o in ospedale, grazie ad una procedura innovativa, Match at home, introdotta nel 2020, supportata da piattaforme informatiche dedicate al reclutamento da remoto. Il servizio, attraverso l’indirizzo https://admo.it/iscriviti-ad-admo/, è per ora attivo in quattro regioni pilota: Piemonte, Liguria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e consente di ricevere direttamente a casa il kit per la raccolta del campione salivare.
Una volta trovato il paziente compatibile la donazione avverrà tramite un prelievo da sangue periferico, dopo che al donatore sarà stato somministrato, nei cinque giorni precedenti, un farmaco che promuove la crescita delle cellule staminali nel midollo osseo e, quindi, il loro passaggio nel sangue periferico.
In Europa, l’Italia, con 460.603 donatori di midollo osseo, si colloca al terzo posto, ma ad una notevole distanza dalle prime due. La Germania e’ in testa con 9.342.831, seconda la Polonia con 1.965.292. Seguono la Spagna (431.486), il Portogallo (402.006), Olanda (342.193), Francia (321.080). Ultima l’Austria (162.188). La classifica mondiale, dove l’Italia e’ al 12esimo posto, vede in testa gli Usa (9.343.867), Gemania, Brasile (4.885.726), Regno Unito (2.071.527).
Secondo i dati piu’ recenti, emersi durante il XIV Congresso nazionale della Sies (Societa’ italiana di ematologia sperimentale), in Italia si stimano 10 mila nuovi casi di leucemia all’ anno. Se si considera che solo 1 persona su 100.000 risulta compatibile con chi aspetta il trapianto di midollo osseo, si capisce bene quanto sia importante una piu’ intensa attività di sensibilizzazione, come appunto quella cui vogliono cooperare Admo e Coni con la firma del protocollo d’ intesa.